Quantcast
Channel: Focus On Israel » eccidio Fosse Ardeatine
Viewing all articles
Browse latest Browse all 10

Funerali Priebke: saluti romani di alcuni militanti di estrema destra. Scontri con polizia e manifestanti. Il legale Giachini rimette il mandato. Boccacci (Militia) minaccia Pacifici.

$
0
0

Funerali Priebke: saluti romani di alcuni militanti di estrema destra. Scontri con polizia e manifestanti. Il legale Giachini rimette il mandato. Boccacci (Militia) minaccia Pacifici.

funerali-priebke-saluti-romani-focus-on-israel

Albano Laziale (Roma), 15 Ottobre 2013 – Tensione e scontri ai funerali del criminale nazista Erich Priebke, ex capitano delle SS conosciuto anche come il Boia delle Fosse Ardeatine. Alcuni manifestanti hanno scagliato calci, sassi e sputi contro il carro funebre all’arrivo ad Albano. Una donna è svenuta nel parapiglia che si è creato al momento del passaggio del feretro. Clima teso anche quando un gruppo di circa una ventina di neofascisti (anche idioti neonazistelli da strapazzo andrebbe bene come definizione…), con caschi in mano, al grido «boia chi molla» si è diretto verso la chiesa dove si stavanno tenendo i funerali, fermandosi poi in via Trilussa, a poche centinaia di metri dalla cappella dove si svolgeva la cerimonia funebre, “esibendosi” poi in ripetuti saluti romani. Tra loro anche alcuni militanti di ‘Militia’. “Siamo qui per ricordarlo perche’ fa parte del nostro mondo” ha dichiarato Maurizio Boccacci, leader del gruppo aggiungendo poi “Sono qui perche’ partecipo a titolo personale: oggi e’ un giorno in cui si rispetta la morte di una persona poi dalla prossima settimana Dio vede e provvede”. A chi gli ha chiesto il significato della frase Boccacci ha spiegato: “che Riccardo Pacifici e’ sempre nei nostri cuori”. Il gruppo è stato respinto dalle forze dell’ordine, che si sono frapposte tra loro e i manifestanti antifascisti.

La salma del boia delle Fosse Ardeatine è rimasta nella sede dei lefebvriani fino a mezzanotte e mezza passata, quando è stata portata via a bordo di un furgone della polizia. E in quel momento la rabbia della folla è esplosa di nuovo, con lancio di fumogeni e di bottiglie, e nel caos è stata aggredita una giornalista del Tg3. Il furgone con il feretro ha raggiunto dopo meno di un’ora l’aeroporto militare di Pratica di Mare, a una trentina di chilometri dalla capitale.

E la tensione è stata alta tra forze dell’ordine e alcuni manifestanti anti-Priebke mentre i manifestanti, alcune decine, urlavano «assassini» e «siamo tutti antifascisti», cantando «Bella Ciao». Nella ressa creatasi dopo l’apertura di un cancello, che faceva presumere l’uscita del feretro di Priebke dopo i funerali, una manifestante è stata colta da un malore. È stata subito soccorsa dalle forze dell’ordine.

«Ho rimesso il mandato da procuratore, non sarò più io a occuparmi dei funerali, non sarò io l’interlocutore, perché il mio mandato era quello di far celebrare un rito cattolico con dignità e così non è stato», ha detto l’avvocato Paolo Giachini, legale di Priebke. «Il rito non è mai iniziato. Non l’ho autorizzato visto che i parenti e gli amici più stretti di Priebke sono rimasti fuori. Io non firmo l’autorizzazione alla cremazione prima del funerale».

(Fonte: AGI; Adnkronos, Ansa, Il Gazzettino, Repubblica, Corriere.it, 15 e 16 Ottobre 2013)

Per ulteriori dettagli sulla notizia cliccare qui, qui, qui e qui

Nella foto in alto: il gruppetto di nazistelli mentre si esibisce in quello che gli riesce meglio: dimostrare la propria idiozia.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 10

Latest Images

Trending Articles